SCUOLA DI BALLETTO COSI STEFANESCU
Anno di fondazione 1978
1984 Liliana Cosi e Marinel Stefanescu consegnano i diplomi della scuola
Anni ’80 lezione in palcoscenico
1988 Decennale della Scuola di Balletto
Nel settembre del 1978 si apre a Reggio Emilia nella sede dell’Associazione Balletto Classico, la Scuola di Balletto, diretta e voluta da Liliana Cosi e Marinel Stefanescu per concorrere a preparare le future generazioni di artisti-ballerini.
L’edificio è stato curato nei particolari dai due Artisti per favorire il miglior svolgimento di tale attività, con cinque sale di balletto munite di specchi, sbarre, pavimento in legno e pianoforte e impianto stereo, tre spogliatoi con annessi servizi e docce, sala attrezzata per la formazione ginnica, sala massaggio, biblioteca e videoteca, aula per lo studio delle materie teoriche, uffici di segreteria e direzione.
In oltre trent’anni di attività migliaia sono gli allievi che hanno frequentato per alcuni anni la Scuola traendone molti benefici. Più di un centinaio sono i diplomati che oggi lavorano in molte Compagnie in Italia e all’estero, anche come solisti e primi ballerini, o insegnano in altre Scuole.
Si accede alla Scuola attraverso un esame d’ammissione medico e attitudinale, che viene indetto due volte all’anno, nell’ultima domenica di maggio e la prima di settembre.
La frequenza è sei volte alla settimana, da metà settembre a metà giugno, secondo il calendario scolastico ufficiale, rispettandone pure i periodi di vacanza e i giorni di festa. Le lezioni si svolgono solo di pomeriggio per dare la possibilità ad ogni allievo di frequentare con profitto la propria scuola di cultura alla mattina.
La Scuola è strutturata in 9 anni di studio per chi inizia dal 1° corso all’età di 9 0 10 anni; per chi invece viene ammesso (in base all’età e alla preparazione) ai corsi successivi, avrà una durata diversa. Completati gli studi, l’allievo riceverà il diploma di ballerino professionista o di insegnante di balletto. Agli allievi che non possono terminare l’intero ciclo di studi verrà rilasciato un attestato di frequenza. Nell’arco di questo periodo di formazione vengono impartite, oltre allo studio della danza classica giornaliero, altre materie come la ‘danza di carattere’, lo studio delle danze popolari di molti paesi europei, la ‘danza storica’, le danze d’epoca o figurative, il ‘passo a due’, la tecnica di ballare in coppia, il ‘repertorio’, lo studio di brani del repertorio classico e neo-classico a secondo del livello raggiunto, la ‘teoria della danza’, lo studio teorico dei principi della danza classica con diversi elementi anche di anatomia, la ‘teoria musicale’, la ‘storia dell’arte’. I Maestri dei diversi corsi insegnano sotto la direzione didattica e pedagogica di Marinel Stefanescu e di Liliana Cosi, i quali immettono in questa loro attività educativa il bagaglio d’esperienze accumulato in tutti gli anni della loro carriera, soprattutto nei maggiori Teatri dell’Est e dell’Ovest europeo. Il programma didattico di studi segue il metodo Vaganova. Tutte le lezioni di danza classica, punte, danza di carattere e passo a due si svolgono con l’accompagnamento del pianoforte dal vivo.
La Scuola è residenziale, è previsto infatti un Convitto in città per ospitare tutti quegli allievi che, in età scolare, provengono da altre località. In questo Convitto ogni allievo trova l’assistenza necessaria alla sua età, per lo studio, la dieta, il tempo libero, per meglio affrontare il difficile impegno richiesto da tale attività artistica.
Oltre ai regolari Corsi di alto livello professionale, terminati i quali si ottiene un diploma di ballerino professionista o di insegnante di balletto con le proprie diverse caratterizzazioni, la Scuola organizza anche “Corsi propedeutici” per sviluppare in tutti i bambini il senso del ritmo e del coordinamento del proprio corpo con la musica, per loro le lezioni sono bisettimanali, e “Corsi di perfezionamento”, sei volte alla settimana aperti anche ad allievi provenienti da altre scuole e dall’estero. La Scuola ha ospitato allievi provenienti dall’America del Sud e del Nord, dal Giappone, dalla Cina e da varie nazioni europee.
In estate la Scuola organizza cinque settimane di “Corsi estivi” aperti a tutti e anche per gli allievi della Scuola stessa; oltre alle lezioni della tecnica della danza classica, vi sono lezioni di punta, di danza di carattere, di repertorio classico e neo-classico, e a volte anche di danza contemporanea. Questi corsi sono particolarmente richiesti e frequentati da circa 200 allievi ogni estate.
Per gli allievi degli ultimi corsi e del corso di perfezionamento sono previste alcune partecipazioni agli spettacoli della Compagnia Balletto Classico, a seconda del loro livello e per il completamento della loro formazione artistica.
Per sette anni la Scuola è stata partner dell’UNESCO per il progetto internazionale “Bourses pour artists”, ospitando studenti dalla Polonia, dall’Egitto, dall’Albania, dalla Repubblica Ceca, dall’Usbekistan, dall’Argentina, dal Brasile, dall’Uruguay. Per tre anni sono state ospitate allieve della Repubblica Popolare cinese.
CARATTERISTICHE E PECULIARITA’
La Scuola richiede all’allievo completa dedizione, trattandosi di uno studio di alta specialità artistica, che deve essere affiancato alla regolare frequenza di una scuola di cultura fino al conseguimento della maturità.
Per facilitare tale impegno, richiesto in così giovane età, la Scuola accoglie i non residenti a Reggio Emilia nel proprio Convitto, situato in centro città. Alcune educatrici – in stretta collaborazione con le famiglie – aiutano le allieve ad inserirsi nel nuovo ambiente, ad affrontare le difficoltà scolastiche, a seguire un’alimentazione corretta e idonea, ad organizzare il proprio tempo per dar spazio alla danza, allo studio, al riposo.
Le doti necessarie ad un futuro ballerino professionista sono di due generi: una fisica e l’altra di ordine intellettuale e spirituale.
Dal punto di vista fisico occorre una classica proporzione estetica di tutte le membra del corpo, e alcune tipiche doti di elasticità di tendini e articolazioni, in particolare delle caviglie, del bacino e della colonna vertebrale, oltre al buon funzionamento di tutti gli organi interni, dal cuore al fegato ai reni. Dal punto di vista intellettuale e spirituale, occorre sensibilità musicale e artistica in genere, prontezza nell’apprendimento, forza di volontà e costanza nello sforzo e amore al lavoro.
Si ritiene che la frequenza ai primi tre o quattro anni di studio della danza classica sia di grande utilità alla maggior parte dei ragazzi di oggi, perché sviluppa in modo armonico molte importanti qualità, come: l’autocontrollo – il gusto del bello e dell’armonia verso sé stessi e verso l’ambiente – l’imparare a non abbattersi ma a superare le difficoltà – l’apprezzamento delle correzioni viste come un vantaggio per migliorarsi – la gioia dei raggiungimenti acquisiti col tempo e la fatica di ogni giorno – la scoperta del linguaggio muto del corpo umano e del valore di ogni pur piccola opera d’arte.
Negli anni successivi, quando il cammino si perfeziona e si avvicina alla vera professionalità, il futuro artista impara ad apprezzare e riconoscere la bellezza che la sua arte può trasmettere come dono per gli altri, proprio come diceva Stanislavski (il grande maestro del teatro russo): “L’arte, è per elevare lo spirito dell’uomo”.
La vicinanza della Scuola con la Compagnia Balletto Classico forma fin dai primi corsi il giovane allievo alla futura professionalità; vedere le prove in costume, il programma delle prove dei ballerini professionisti, diventa un incentivo mostrandogli come si svolgerà la futura carriera.
In oltre trentacinque anni di attività, la Scuola di Balletto Cosi-Stefanescu ha sparso i suoi ballerini un po’ ovunque, in Compagnie di Balletto italiane ed europee dove ricoprono anche i massimi livelli della carriera, nelle più diverse scuole e ambienti dell’arte e del vivere umano. E’ inoltre divenuta punto di riferimento per molte altre scuole private e non, che richiedono insegnanti per stages o per tenere esami presso di loro.
In tutti questi anni la Scuola è stata spesso meta di visite di molti operatori culturali di diverse discipline, italiani e di altre nazioni, i quali riscontrano unanimi la qualità dell’insegnamento, gli alti risultati professionali raggiunti in un ambiente che prepara i giovani ad affrontare la vita.
Il Nostro Insegnamento
Come Scuola di balletto abbiamo sempre puntato sull’essere “Scuola” più ancora che “di balletto”. La danza è anch’essa “un mezzo” per formare, educare i giovani.
Purtroppo oggi ci sono troppi esempi di esagerato arrivismo, antagonismo, esibizionismo, tutto va bene basta emergere.
Come noi insegniamo l’arte del balletto?
Non facciamo filosofia ma mettiamo l’allievo al primo posto, non la danza.
I nostri allievi (una settantina) sono nella fascia dai 10 ai venti anni con una predominanza tra i 14 e i 17, provenienti da tutte le regioni italiane, comprese le isole. La scuola dura nove anni di studio con diverse materie d’insegnamento, proprio come un conservatorio di musica.
La Scuola essendo a livello professionale non è per coltivare un hobby, ma in vista di prepararsi alla futura professione, alcuni come ballerini o ballerine, altri come insegnanti o in altre espressioni artistiche come è capitato più volte: chi nel teatro, chi nel musical, chi nell’operetta, chi all’estero, chi come maestro.
I nostri allievi sono impegnati dalle 3 alle 4 ore tutti i giorni, compreso il tempo in autobus per recarsi alla scuola, il sabato l’orario è più ridotto per dar la possibilità a chi non sta troppo lontano di ritornare in famiglia.
Oggi i nostri allievi si fanno molto apprezzare nelle diverse scuole dell’obbligo scolastico che frequentano, e chi ha qualche difficoltà viene seguito da assistenti per raggiungere la piena integrazione. Tutti raggiungono la maturità, e molti proseguono nelle diverse facoltà universitarie qui a Reggio, a Parma o a Bologna.
Ci sembra di poter dire che la carta vincente della nostra Scuola è quella di riuscire ad unire l’impegno intellettuale del ragazzo a quello fisico in una forma nobile, e non di competizione, questo è importante. I ragazzi di oggi sono, spesso, poco impegnati dal punto di vista fisico e questo lascia troppe energie non incanalate e quindi inespresse. Nel nostro caso le energie del giovane non sono finalizzate a vincere una partita ma ad esprimere la parte più preziosa di sé, la propria interiorità, e man mano che l’allievo scopre questo ne trae una soddisfazione nuova, tutta sua, e comincia a sperimentare le potenzialità del linguaggio artistico e anche se non raggiunge il livello professionale (per i più diversi motivi) ne resta formato come persona.