ASSOCIAZIONE BALLETTO CLASSICO
Anno di fondazione 1977
Perchè nasce l'ASSOCIAZIONE BALLETTO CLASSICO a Reggio Emilia
Negli anni settanta l’incontro dei due artisti, Liliana Cosi e Marinel Stefanescu, entrambi étoile a livello internazionale, fa maturare il desiderio di unire le loro complementari esperienze professionali e i loro ideali artistici per dar vita ad un nuovo progetto a favore della cultura della danza in Italia.
L’idea di un’arte portatrice di valori universali, che nutrivano singolarmente, si concretizza così in un’attività più creativa e manageriale: nel settembre 1977 nasce a Reggio Emilia l’Associazione Balletto Classico, soci fondatori Liliana Cosi, Marinel Stefanescu e Louise Ann Smith Stefanescu.
Il nome così ‘anonimo’ di Associazione Balletto Classico è stato scelto dai due artisti non certo per privilegiare un’epoca, o per un ristretto riferimento ad un genere ballettistico, ma per sottolineare il simbolo al quale essa ci richiama: la tensione verso la perfezione, verso l’armonia, qualsiasi opera o lavoro si affronti. Non fu semplice per il notaio stendere lo Statuto, fissare in poche righe il fiume di idee che sgorgava dalla loro anima. Nasce così la loro linea programmatica: “Ci proponiamo di coltivare e di diffondere, specie tra i giovani, il balletto, quale espressione di arte e di cultura, strumento di elevazione e liberazione, oltre ogni confine sociale e nazionale, momento dell’armonia e della bellezza che l’anima di ogni uomo ricerca”.
E’ tutto in regola per partire con la prima tournée ufficiale della Compagnia Balletto Classico che li porta, ad un ritmo incalzante in città grandi e piccole di tutta Italia, dal nord al sud alle isole, nei teatri come nelle piazze per diffondere ovunque la “cultura del bello”, come amavano dire. Da allora la Compagnia non si è mai fermata, in una diversa alternanza di attività, repertori, tournée, “prime mondiali”.
Nell’ottobre 1978 già si inaugura la Sede della Associazione Balletto Classico in un ampio edificio a Reggio Emilia, che ospita tutte le attività di questo organismo. Con essa si apre anche la Scuola di Balletto a livello professionale per preparare le future generazione di artisti-ballerini.
Nulla togliendo alla loro attività artistica, l’insegnamento e la direzione della loro Scuola ha sempre giocato un ruolo primario. Il loro stile d’insegnamento viene ben presto apprezzato dai massimi esponenti del settore. Nel giro di pochi anni la scuola diviene anche residenziale per ovviare alle richieste di frequenza da parte di giovani provenienti da tutta Italia e dall’estero. Si organizzano corsi estivi aperti a tutti, corsi di perfezionamento per professionisti e insegnanti, diplomando più di un centinaio di allievi nei loro specifici indirizzi. Dal 1995 ospitano anche borsisti dell’Unesco.
Nonostante la loro intensa attività, il cuore dei due artisti nutre una particolare attenzione per i giovani: per loro sono stati organizzati Festival e spettacoli ma nel 1982 nasce qualcosa di specifico, la “Conferenza-spettacolo”. Negli anni prende diversi titoli: “L’Europa e le sue radici coreutiche” – “Il balletto in Europa ieri e oggi” – “Il balletto dietro le quinte” essa concorre ad avvicinare gli studenti, di ogni ordine e grado, all’arte della danza e ai suoi molteplici valori (ad oggi ne hanno incontrati più di ventimila in tutta Italia e all’estero).
Va così componendosi anno dopo anno una fertilissima catena di iniziative inedite: i due artisti sono al centro di eventi culturali a livello nazionale ed internazionale negli ambienti più diversi: convegni, corsi universitari, congressi, incontri per i giovani nei quali hanno potuto esporre i loro concetti sull’arte e sulla vita. Riviste di prestigio ospitano loro articoli ed interviste.
Pur avendo dedicato tutte le loro energie al balletto non vi è in loro nessuna assolutizzazione della danza essendo grandi estimatori di ogni espressione del pensiero umano oltre che artistico.
Nella piena coscienza di cosa comporti vorrebbero contribuire a dare una risposta affermativa all’emblematica domanda del noto scrittore Dostoievski: liberare nel mondo la bellezza.
Un sogno antico diventa realtà nel momento più alto della nostra carriera di ballerini étoiles:
non fermarsi, ma oltrepassare, formare, incoraggiare lo sviluppo artistico di tanti altri.
Liliana Cosi e Marinel Stefanescu
1988 – Liliana Cosi e Marinel Stefanescu con Louise Ann Smith Stefanescu sul palco del Teatro Municipale di Reggio Emilia in occasione della consegna dei diplomi della Scuola.
1978 L’inizio dei lavori nella nuova sede.
1985 Roma in Campidoglio – Sala della Protomoteca – dibattito su “L’Arte del Balletto classico oggi”.
1991 Tournée della Compagnia in Libano per il Festival di Anjar.